(ANSA) - SAN GIULIANO DI PUGLIA (CAMPOBASSO), 22 MAG -
Nonostante si siano susseguite 40 leggi a tutela del corretto
costruire "ogni terremoto, puntualmente, si trasforma in
catastrofe". È quanto afferma in una nota Domenico Angelone,
Consigliere Nazionale dei Geologi, già Presidente dei Geologi
del Molise.
"Oggi in Italia continuiamo ad assistere a cose assurde -
prosegue - come ad esempio a studi geologici che vengono firmati
da chi geologo non è. L'Italia purtroppo ha sempre la memoria
corta e dimentica facilmente le tragedie. Non dobbiamo
dimenticare ma dobbiamo investire in prevenzione. È importante
andare, entrare nelle scuole e sensibilizzare i ragazzi. Oggi in
Italia non riusciamo neanche a difendere, a tutelare i beni che
rappresentano la nostra identità storico-culturale nel mondo.
Scuole, edifici pubblici, centri storici e beni di grande valore
sono spesso sensibili ai georischi".
Quindi le cifre: "Si stima che tre milioni di italiani - dice
Angelone - vivano in zone a elevata sismicità, soprattutto lungo
la dorsale appenninica del Centro e Sud Italia, dalle Marche
alla Calabria fino alla Sicilia, quasi 21 milioni in aree a
media sismicità, più di 15 milioni e mezzo in aree a bassa
sismicità e circa 20 milioni in aree a sismicità minima".
In Italia le risorse economiche impiegate negli ultimi
cinquant'anni per il ripristino e le ricostruzioni post-evento
dei terremoti, ammontano, secondo i Geologi, a circa 145
miliardi di euro. A ciò si devono aggiungere le conseguenze non
traducibili in valore economico sul patrimonio storico,
artistico, monumentale, nonché il pesantissimo contributo in
vite umane. "Le istituzioni da sempre hanno investito pochissimo
nella conoscenza del territorio e ancor meno nella prevenzione,
e anche quando si è investito in conoscenza, le risultanze sono
state spesso disattese", conclude Angelone.
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