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Corte Strasburgo divisa su sentenza figlio non biologico

Corte Strasburgo divisa su sentenza figlio non biologico

Giudici Italia e Islanda votano contro, verso ricorso

STRASBURGO, 27 gennaio 2015, 15:11

Redazione ANSA

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La sentenza della Corte di Strasburgo sulla coppia italiana nega agli Stati la possibilità di non riconoscere legalmente la maternità sostitutiva. Questa, in sintesi, la tesi del giudice italiano Guido Raimondi, vice presidente della Corte europea dei diritti umani, e dell'islandese, Robert Spano, alla base del voto contrario espresso dai magistrati sulla sentenza odierna. I due giudici, che assieme ad altri cinque colleghi hanno deciso sul ricorso dei coniugi italiani, nell' 'opinione dissidente' allegata alla sentenza spiegano che "se è sufficiente creare all'estero un legame illegale con un neonato per obbligare le autorità del proprio Stato a riconoscere l'esistenza di una vita familiare, è evidente che la libertà dei Paesi di non riconoscere gli effetti giuridici del ricorso alle madri surrogate - libertà che tuttavia la giurisprudenza della Corte riconosce - è ridotta a nulla". Nell'opinione i due giudici affermano inoltre che "non possono accettare" la conclusione di una violazione del diritto alla vita familiare e privata della coppia e che il ragionamento seguito dalla maggioranza "non è convincente". Le motivazioni espresse dai due magistrati saranno probabilmente la base legale su cui si fonderà il ricorso contro la sentenza odierna che, secondo più fonti, L'Italia intenderebbe presentare affinchè il caso venga riesaminato dalla Grande Camera della stessa Corte. (ANSA)

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