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Giampieri (Ap),porto Ancona verso futuro

Giampieri (Ap),porto Ancona verso futuro

Telematizzazione per superare l'imbuto della burocrazia

ANCONA, 27 aprile 2015, 09:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il porto di Ancona è un porto che sta correndo verso il futuro, anche con grande decisione, perché consideriamo che le infrastrutture materiali e quelle immateriali siano indispensabili per rendere competitive le imprese, che hanno di fronte a loro un mercato sempre più difficile". Guarda avanti il presidente dell'Autorità portuale di Ancona Rodolfo Giampieri, che ha raccolto la grande sfida del progetto Mednet, di cui l'Ap è partner, di semplificare le procedure per merci e navi.
    "Il porto è consapevole - dice Giampieri - che, considerate le sue ridotte dimensioni, deve fare della qualità dei servizi la sua caratteristica. Qualità abbinata a economicità. Mednet è un progetto strategico: lo abbiamo sposato con convinzione perché si inserisce a pieno titolo nella strategia europea e risponde alla nostra idea che bisogna sempre di più integrare il porto e non isolarlo, convinti come siamo che le reti sono una grande opportunità di sviluppo". Per Giampieri, "bisogna mantenere sempre alta l'attenzione sulla progettazione europea, per recuperare risorse altrimenti difficilmente reperibili da utilizzare per concreti progetti di crescita. Il porto guarda con coraggio e ragionato ottimismo al confronto perché, con l'esperienza e la capacità di chi ci lavora, possiamo diventare protagonisti della portualità adriatica, e nella proiezione della Macroregione Adriatico Ionica, per dare alla città e alla regione uno spazio sempre più centrale, anche all'interno delle strategie generali".
    "Nei porti italiani ed europei - insiste Giampieri, entrando nel merito del progetto - lo sviluppo di infrastrutture telematiche, le cosiddette info-strutture, è un fattore di competitività sempre più evidente, in quanto consente di velocizzare il dialogo con le amministrazioni pubbliche e di tracciare costantemente lo stato di ogni pratica". "Nel nostro Paese - ricorda - l'esperienza di riferimento è quella dell'Agenzia delle dogane, che da anni ha avviato il proprio sportello unico e ne ha favorito l'interfaccia con gli altri sistemi informatici, come quelli delle Autorità portuali o degli operatori. Un'ulteriore esperienza in fase di continua evoluzione è quella del Pmis (Port management information system) attivato dalle Capitanerie di porto per la gestione delle pratiche nave in porto. A partire da queste esperienze e dalle richieste avanzate dagli operatori anconetani, dal 2012 abbiamo avviato la sperimentazione di sistemi informatici che consentissero il dialogo tra Ap, dogane e operatori. Nel 2014 abbiamo svolto le procedure di gara per l'acquisizione di un sistema che facesse tesoro di queste sperimentazioni, si adattasse alle esigenze locali e supportasse ulteriori sviluppi". "Il sistema acquisito, denominato LISy - spiega Giampieri - è predisposto per il dialogo con l'Agenzia delle Dogane, le Capitanerie di porto e i sistemi informatici Istat per la raccolta del dato statistico del trasporto marittimo. Il sistema consente di disporre di uno spazio virtuale per la condivisione dei dati tra operatori e amministrazioni pubbliche, con notevoli potenzialità di sviluppo che intendiamo esplorare".
    Un percorso in cui la stella polare è l''abbattimento' della burocrazia attraverso la telematizzazione.
   

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