Oltre duemila interventi per un
importo programmato di circa due miliardi di euro. È la
fotografia, in numeri, della ricostruzione pubblica, post sisma
2016, che sta interessando il cratere del Centro Italia. Emerge
dal webinar di stamani, organizzato dalla Struttura
commissariale che fa capo al senatore Guido Castelli, in
collaborazione con l'Anac nella figura del presidente Giuseppe
Busia. Ai lavori hanno partecipato oltre 400 tra tecnici
comunali e sindaci dei 138 Comuni interessati dall'area del sima
che ha coinvolto Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
"Questo lavoro condiviso con l'Anac - ha detto Castelli -
semplifica e rende più rapide le procedure per le attività
amministrative dei partner pubblici coinvolti, fondamentali per
far sì che le risorse pubbliche siano bene e presto impiegate
nella ricostruzione dell'Appennino centrale. Il nostro è un
modello di prossimità amministrativa, per questo anche in
occasione della diffusione degli atti tipo per l'affidamento
lavori abbiamo aperto sul sito www.sisma2016.gov.it la
possibilità di formulare richieste e domande da parte delle
amministrazioni pubbliche, con un gruppo di esperti dedicato
alle esigenze dei territori, per una assistenza quasi
sartoriale".
"Solo con una stretta e reale collaborazione - ha aggiunto il
commissario - avremo modo di sviluppare il piano delle opere
pubbliche con la massima tempestività possibile. Infine, mi fa
molto piacere aver sentito il presidente Busia affermare che la
ricostruzione dell'Appennino centrale, anche rispetto al settore
delle opere pubbliche, si stia affermando come un laboratorio di
innovazione basato su una concreta collaborazione istituzionale,
nel quale si stanno 'sperimentando' nuove soluzioni
amministrative".
Il complesso delle attività di ricostruzione delle opere
pubbliche nel cratere riguarda uno stanziamento di circa 2
miliardi di euro per oltre 2 mila interventi. Per le quattro
Regioni nel 2023 sono state finanziate circa mille opere per
quasi un miliardo di euro, tra queste per oltre l'80% sono già
state avviate le procedure di progettazione. Il webinar promosso
dalla Struttura commissariale e Anac è stato anche occasione per
ricordare il nuovo termine del 31 maggio 2024 per l'affidamento
dei lavori di opere di ricostruzione pubblica di importo
inferiore a 5 milioni di euro, inizialmente previsto al 31
marzo, da parte dei soggetti attuatori.
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