L'Ufficio Speciale
Ricostruzione delle Marche ha approvato in linea tecnica il
progetto di fattibilità tecnica/economica per la realizzazione
delle opere di stabilizzazione e di sostegno per la successiva
edificazione degli aggregati pubblici e privati e delle
infrastrutture di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). L'importo
totale delle opere previste dal progetto è di 71 milioni di
euro.
Il sisma, del 2016, oltre ad aver danneggiato in modo
irreparabile la maggior parte degli edifici, ha causato il
collasso delle opere di sostegno, con l'eccezione degli archi
che reggono la strada di accesso. Il progetto appena approvato
prevede anche la messa in sicurezza delle strade di accesso al
paese.
"Si tratta di un progetto imponente, imprescindibile per la
ricostruzione dell'intero edificato del capoluogo distrutto
dalle scosse di terremoto del 2016 e che oggi, dopo le opere di
demolizione, si presenta completamente raso al suolo", spiega il
commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. Per la redazione
del progetto l'Usr, in qualità di soggetto attuatore individuato
dall'ordinanza speciale 19/2021, si è servito delle attività
altamente qualificate di ricerca applicata e supporto
tecnico-scientifico dell'Università di Pavia, della Politecnica
delle Marche, dell'Università di Chieti Pescara e della
Fondazione Eucentre di Pavia.
"Quello per la ricostruzione del borgo di Arquata, uno dei
centri che più ha sofferto con il sisma, è un progetto
ambizioso, estremamente innovativo e dal fortissimo impatto per
il futuro del territorio", aggiunge il presidente della Regione,
Francesco Acquaroli. La futura ripartenza richiede anzitutto la
ricostruzione dei terrazzamenti che costituivano il poggio ante
sisma, con un sistema di tiranti attivi permanenti su pareti
contrapposte e la realizzazione di platee orizzontali che,
posizionate in corrispondenza della sommità dei muri di
sostegno, definiranno i nuovi piani di posa di tutti gli
edifici, pubblici e privati, del borgo. Tale opera comprenderà
la realizzazione di tutte le infrastrutture, tra cui, ad
esempio, fognature, impianti idrici, alimentazione energetica.
Prevista anche la predisposizione di cunicoli tecnologici per la
messa in opera dei sottoservizi, che seguiranno le vie
principali del centro storico.
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