"Favorire la nascita di imprese rigenerate in forma cooperativa da aziende in crisi, difficoltà nel ricambio generazionale imprenditoriale o per la gestione di beni confiscati alla criminalità organizzata". E' l'obiettivo dell'intesa siglata ieri da Regione Marche, Agc Marche, Confcooperative Marche e Legacoop Marche - l'Alleanza delle Cooperative delle Marche e Cisl Marche, Cgil Marche e Uil Marche. L'accordo nasce dalla volontà comune di promuovere la nascita di imprese recuperate in forma cooperativa, in gergo "workers buyout" ossia quelle che vengono costituite dai lavoratori di un'impresa in crisi: prevede la "costituzione di un Tavolo di confronto regionale e delle altre istituzioni di riferimento e la costituzione di una task force operativa per rendere concrete queste opportunità di rinascita aziendali".
"Una forma di rinascita del lavoro e dell'economia - spiega la Regione - in cui i lavoratori si trasformano in soci diventando artefici del proprio destino imprenditoriale.
"Sigliamo una intesa significativa con cooperative e organizzazioni sindacali - spiega il vice presidente Mirco Carloni che tra le deleghe dell'assessorato ha anche quelle di Industria e Sviluppo economico - per sostenere concretamente la nascita di imprese rigenerate sotto forma di cooperative.
Pensiamo alla definizione di un bando ad hoc per irrobustire ed incentivare un fenomeno alternativo di fare impresa già diffuso nella nostra regione".
Le imprese recuperate, ricorda la Regione, "possono essere un'opportunità per risolvere difficoltà nei casi di ricambio generazionale nella gestione dell'azienda di carattere famigliare, in situazioni in cui è previsto l'utilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata e in aziende in cui i titolari intendano trasferire la proprietà o la gestione ai lavoratori dell'impresa stessa".
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