Con il meeting di Lubiana dal 21 al
23 gennaio sta per concludersi la prima fase del progetto
europeo Interreg Bid Rex per la tutela della biodiversità che ha
visto la Regione Marche unico partner italiano tra i nove
rappresentanti di sei diversi Paesi. "E' un impegno e un onore -
commenta l'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti -
partecipare ad una riflessione collettiva sugli aspetti, tra i
più importanti per garantire il nostro futuro prossimo, connessi
alla conservazione del capitale naturale attraverso il
miglioramento delle politiche di sviluppo regionale". La Ue
finanzia questo tipo di progetti per approfondire temi e
indicare obiettivi da attuare con i fondi strutturali a
beneficio dell'intera comunità. Nel caso di Bid Rex è
chiaramente espresso che il rafforzamento del legame tra i dati
rilevanti per la biodiversità e i processi decisionali di
conservazione rappresenta il presupposto per aumentare l'impatto
del Fesr e di altre dotazioni dei fondi Ue pertinenti alla
conservazione del patrimonio naturale europeo. La partecipazione
della Regione Marche al progetto è stata avvalorata dalla
rilevanza data allo strumento della Rete Ecologica Regionale
(Rem), di cui si è dotata nel 2013 con una legge regionale per
promuovere una visione ambientale dell'intero territorio.
L'opportunità offerta da Bid Rex favorisce quindi quanto già per
legge dovrebbe essere attuato con il recepimento della struttura
e della funzione della Rete nei vari strumenti di governo del
territorio: l'obiettivo è quello di applicare tale visione nei
processi di sviluppo da un lato alla scala regionale, dall'altro
al livello degli enti che disegnano le politiche alle scale di
maggior dettaglio, Province, Comuni, Unità Montane e Aree
Protette. La prima fase di Bid Rex si concluderà a marzo con la
presentazione da parte di ogni partner di un piano d'azione che
coinvolgerà almeno 5 ambiti territoriali nell'adozione della
Rem. Nel biennio aprile 2019-marzo 2021 il progetto andrà
completato con l'attuazione di casi concreti individuati.
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