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Uccisa a botte in casa durante una lite, marito in stato di fermo

Uccisa a botte in casa durante una lite, marito in stato di fermo

Omicidio volontario aggravato, lite per gelosia e colluttazione

OSIMO, 12 ottobre 2022, 09:45

dell'inviato Daniele Carotti

ANSACheck

Donna uccisa a botte in casa a Osimo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Donna uccisa a botte in casa a Osimo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Donna uccisa a botte in casa a Osimo - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' in stato di fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario aggravato Tarik El Ghaddassi, il marito di Ilaria Maiorano, la 41enne trovata morta in casa a Osimo con segni di percosse. Lo ha reso noto il suo legale, avvocato Domenico Biasco, uscendo dalla caserma dei carabinieri di Osimo, al termine di un interrogatorio fiume alla presenza del pm Danile Paci, interrotto più volte perché El Ghadassi si è sentito male. La sua versione dei fatti è confusa: ci sarebbero stati un litigio con la moglie per gelosia e una colluttazione, finita in tragedia.

Resta ancora fitto il mistero su cosa sia accaduto verso le ore 10 in quel casolare sulla via Montefanese, al civico 149, semi coperto da un canneto, con alcuni vetri rotti, di proprietà di un istituto religioso, dove vive la famiglia che è conosciuta dai servizi sociali. A quanto si apprende, non si trovavano in casa le due figlie, di 5 e 8 anni, che la madre portava qualche volta nella moschea, vicino al maxi parcheggio di Osimo, per imparare l'arabo. Nell'immediatezza, l'uomo, con precedenti di polizia per stupefacenti, che si trovava agli arresti domiciliari, dopo una condanna a dieci mesi di carcere per evasione, avrebbe raccontato agli investigatori di un incidente domestico, che Ilaria sarebbe caduta.

Gli investigatori però evidentemente non credono a questa versione e sospettano che la donna sia stata colpita a mani nude e uccisa al culmine di una lite. Per diverse ore, i Ris dei carabinieri hanno ispezionato il casolare ed eseguito i rilievi; il medico legale Francesco Busardò ha esaminato il cadavere ma le bocche sono rimaste cucite sull'esito della prima ispezione. Nel pomeriggio, il patologo si è recato, con il suo staff, dai carabinieri mentre si trovava lì anche il pm di Ancona Daniele Paci per procedere all'interrogatorio. I tempi per sentire il sospettato, però, si sono allungati: El Ghaddassi avrebbe dato in escandescenze in caserma, rendendo necessario l'intervento dell'ambulanza e dell'automedica per trattarlo sul posto. "Ancora non abbiamo fatto niente - diceva ancora verso le 18, il legale del sospettato, avv. Domenico Biasco - Siamo in attesa. Vedremo se deciderà di rendere dichiarazioni...". In caserma è anche arrivato un analista forense forse per esaminare il telefono del sospetto, ricostruire le comunicazioni. Intanto è forte a Osimo il dolore per la morte di Ilaria.

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