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Sindaco S.Severino, ricorso in Consiglio Stato per punto nascite

Sindaco S.Severino, ricorso in Consiglio Stato per punto nascite

Tar respinge ricorsi contro chiusura

SAN SEVERINO MARCHE, 25 maggio 2022, 16:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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    Il Tar ha respinto i ricorsi presentati dal Comune di San Severino Marche e dal Comitato cittadino per la difesa dell'ospedale per l'annullamento delle determine con cui l'Asur, nel marzo 2016, bloccò di fatto l'attività del reparto di Ostetricia. Ma annuncia il sindaco Rosa Piermattei, il Comune e pronto a ricorrere al Consiglio di Stato. "La battaglia che l'Amministrazione comunale di San Severino Marche ha deciso di intraprendere contro la decisione di chiudere il Punto nascite presso l'ospedale civile Bartolomeo Eustachio andrà avanti - spiega in una nota -. Non ci faremo certo intimidire dalla decisione assunta dal Tar". Piermattei ricorda "l'infinità di eccezioni che subito sollevammo come Amministrazione spiegando proprio perché a San Severino Marche doveva essere continuata a dare la possibilità di partorire. La chiusura del Punto nascite - insiste - fu, e resta, una grave ingiustizia verso il diritto alla salute dei cittadini settempedani. Il nostro ospedale è stato per anni e anni un'eccellenza anche per quanto riguarda le questioni materno infantili. Nonostante, al momento della decisione assunta dalla Regione, da noi si registrassero oltre 500 parti annui - sottolinea il sindaco -, abbiamo dovuto assistere, impotenti, a un taglio netto frutto di una riorganizzazione assurda" che ha creato "solo disagi a persone, come le partorienti e le famiglie, che andrebbero considerate anzitutto come pazienti e non come numeri. I giudici parlano di un percorso graduale che avrebbe portato a quella decisione per loro inevitabile - prosegue - senza rendersi conto che proprio quel percorso, invece, ha creato le insormontabili difficoltà che registriamo oggi con mamme costrette alla diaspora per partorire, con servizi inesistenti prima e dopo il parto stesso.
    La nostra battaglia dunque - promette ancora il primo cittadino - andrà avanti, passerà dal Consiglio di Stato e, se sarà necessario, andrà anche oltre".
   

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