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Teatro: 'Uno spettacolo di fantascienza' su concetto identità

Teatro: 'Uno spettacolo di fantascienza' su concetto identità

In prima ad Ancona il 26 e 27 febbraio

ANCONA, 24 febbraio 2022, 19:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   Tre persone, un uomo una donna e un'altra dall'identità indefinita, salpano con una nave rompighiaccio verso il polo per salvare i trichechi messi a rischio dai cambiamenti climatici, emblema di un universo al collasso che li costringe a ridefinire il loro modo di essere e le loro convinzioni. Questo il tema di 'Uno spettacolo di fantascienza', scritto e diretto dal regista e performer Liv Ferracchiati, classe 1985, che debutterà in prima assoluta il 26 e 27 febbraio prossimo al Teatro Sperimentale di Ancona in una coproduzione di Marche Teatro, Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia e Teatro Metastasio di Prato.
    Presentata oggi in un incontro stampa ad Ancona dai protagonisti: Andrea Cosentino, Petra Valentini e Ferracchiati, assieme alla direttrice e alla presidente di Marche Teatro Velia Papa e Gabriella Nicolini, la performance è ispirata a un progetto mai realizzato di Cechov, su cui Ferracchiati ha scritto il copione durante il suo percorso all'Ecole des Maitres 2020, dedicato ai drammaturghi e diretto da Davide Carnevali. "Tre persone in viaggio lasciano un mondo che sta per venire meno - racconta Ferracchiati - e prima di scoprire se mai approderanno chissà dove o incontreranno chissà cosa, sono costretti al confronto, partendo ciascuno dal proprio passato, per indagare come sia possibile affidarsi ancora ai principi di un universo che era mentre si va incontro ad un altro che forse sarà". anche il linguaggio della rappresentazione teatrale (un'ora e un quarto) cambia, fluidificandosi, liberandosi dagli stereotipi e ridefinendo il punto di vista, in uno spiazzamento che per il regista possiamo forse superare prendendo consapevolezza di noi e ascoltandoci. Un viaggio nell'identità di genere che Ferracchiati, seppure con una trama diversa, aveva affrontato come autore transgender nel libro 'Sarà solo la fine del mondo' (Marsilio), e che si esplicita in uno spettacolo scenicamente essenziale, che lascia spazi d'improvvisazione ai coprotagonisti, entrambi anche autori dei testi. Aiuto regia di Anna Zanetti, dramaturg di scena Giulio Sonno, scene e costumi Lucia Menegazzo, luci Lucio Diana.
   

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