"La memoria è tenere acceso un faro
sui valori imprescindibili della democrazia, della pace, della
libertà, dell'uguaglianza, del rispetto, della giustizia, della
fratellanza: pietre miliari della nostra società". Lo ha
affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli
(Fdi), intervenendo in Aula, in occasione della Giornata della
Memoria 2022. Il presidente ha ringraziato le autorità e i
ragazzi delle scuole che hanno portato il proprio contributo
alla ricorrenza celebrata dal Consiglio regionale, in apertura
della seduta odierna. La memoria, ha ammonito, "è un dovere in
capo a ognuno, per non lasciare cadere nella dimenticanza i
tragici e inaccettabili crimini accaduti contro l'umanità, e che
non vogliamo si ripetano mai più. La memoria è garante della
nostra identità, perché si fonda sulla consapevolezza critica
del passato. E il suo esercizio rappresenta la volontà di
conservarla, per costruire un presente e porre basi solide per
un futuro, che non debbano mai più conoscere drammi e orrori
come la Shoah e tutti i crimini perpetrati contro il genere
umano". La Memoria, ha aggiunto il presidente, "deve
rappresentare un valore universale e imprescindibile, da
trasmettere alle nuove generazioni che ne saranno custodi e
promotrici", e quella che ricorre in questa giornata è "una
riflessione che vale per ogni giorno". Il dramma della Shoah,
rappresenta il "momento buio e ferita inguaribile della nostra
storia. Simbolo di tutti i crimini, gli orrori, le sofferenze,
le tragedie che hanno calpestato la dignità del genere umano.
Una pagina indelebile che ancora, troppo spesso, anche al giorno
d'oggi, rischia lo spettro del negazionismo. Per questo motivo è
nostro dovere tenere sempre sveglia la coscienza e trasmettere
alle giovani generazioni il seme della libertà e del rispetto".
La Giornata della Memoria "è patrimonio di tutti e deve
provenire da ciascuno di noi la ferma condanna, chiara e
inequivocabile, verso ogni crimine compiuto contro l'umanità e
verso chi se ne è reso colpevole, ieri come oggi. Nessuna
condizione umana, nessun motivo ideologico, politico, religioso
può essere mai più ragione di persecuzione e di violenza nei
confronti di nessuna persona".
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