"L'aumento esponenziale
del costo dei materiali per la ricostruzione, tra cui acciaio e
coibenti, costituisce un problema serio per le imprese e per i
cittadini e che andrebbe in qualche modo calmierato": a dirlo è
stato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che è
tornato a sottolineare alcune criticità già evidenziate a Fermo
durante l'incontro con i sindaci sul Recovery plan per il
cratere.
Gentilucci ha anche evidenziato il problema delle imprese del
territorio, ferme ormai da quattro anni, "che sono di fatto ai
margini della ricostruzione". "Occorre invece fare in modo che
queste possano lavorare e diventare protagoniste proprio della
ricostruzione, perché ciò significa volano per lo sviluppo
economico dell'intera area dell'alto Maceratese", ha aggiunto.
"Relativamente al Recovery plan - ha detto ancora il sindaco -
ho rappresentato l'esigenza, in qualità di presidente
dell'Unione Montana Marca di Camerino, che si prenda esempio da
quanto fatto nel 1997 per la realizzazione della superstrada che
collega i nostri territori a Foligno, ponendo la questione che
la pedemontana non si fermi sotto Camerino ma prosegua almeno
fino ad Ascoli Piceno, il tutto agganciato con la viabilità
secondaria finanziabile con il nuovo Psr". "Vogliamo una
ricostruzione a misura d'uomo e di territorio, perché dalle
macerie e dal dolore si riemerga con rinnovata forza e capacità
di ripartenza", ha concluso Gentilucci.
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