Tre arresti, due denunce, 11 perquisizioni, 30 persone segnalate come assuntori, 4 kg di droga sequestrati, tra hascisc, marijuana e cocaina. E' il bilancio dell'operazione "Rosa dei venti", diretta dal sostituto procuratore Claudio Rastrelli e condotta dai carabinieri di Camerino che hanno disarticolato un'organizzazione dedita allo spaccio nell'entroterra maceratese (Camerino, Castelraimondo, Matelica, Tolentino) ma anche a Porto Sant'Elpidio (Fermo). Il nome - hanno spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Michele Roberti e quello del comando di Camerino Nicola Cara - deriva dai tatuaggi al collo e ad una mano del 32enne albanese Dranoel Ndoja, il principale indagato.
Le indagini sono cominciate nell'aprile 2017, con modalità "tradizionali", poi con iniziative investigative di tipo tecnico (intercettazioni telefoniche e monitoraggio gps), individuando anche altri soggetti coinvolti. Oltre a Ndoja, gli altri due arrestati sono Carlo Raimondi e Michal Radejovsky.
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