Uno scambio d'informazioni continuo tra Confapi Marche e le cinque Prefetture marchigiane "per dare un'idea di maggiore compattezza tra istituzioni e imprese ed evitare qualsiasi permeabilità alla criminalità". Così il prefetto di Ancona Antonio D'Acunto ha spiegato il significato del protocollo di legalità siglato dal presidente di Confapi Marche Giorgio Giorgetti e dai vertici delle cinque Prefetture.
Oltre a D'Acunto, c'erano Rita Stentella (Ascoli Piceno), Maria Luisa D'Alessandro (Fermo), Roberta Preziotti (Macerata) e Carla Ciancarilli (Pesaro Urbino). L'accordo prevede anche impegni per Confapi e per le aziende associate, come l'adozione di regole mirate a una scelta responsabile di partner, subappaltatori e fornitori. "E' un passo molto importante - ha detto Giorgetti -, reputiamo sia un segno di modernità delle imprese, di autocontrollo e vigilanza. Dimostrare che il tessuto buono delle imprese è predisposto a operare in trasparenza e legalità è importante per la qualità del nostro sistema".
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