Sono poco meno di 60 le operazioni
finanziarie della vecchia Banca Marche e della controllata
Medioleasing, condotte tra il 2007 e il 2012, che avrebbero
portato al crac miliardario le due società e che sono finite nel
mirino degli inquirenti della procura di Ancona. Di queste
operazioni, 32 riguardano aperture di credito o proroghe di
finanziamenti concessi da BM per operazioni immobiliari a
società del Gruppo edile Lanari (sei a 'La Fortezza' fallita nel
febbraio 2015, 21 a 'La Città Ideale fallita nell'aprile 2016,
cinque alla 'Immobiliare Elle' fallita a marzo 2016). Alla
scadenza, in molti casi, i finanziamenti venivano prorogati o
estinti, con la concessione di nuovi fondi per evitare
segnalazioni della posizione debitoria che non veniva
riclassificata per "l'aggravamento degli indicatori negativi".
Il tutto mentre il collegio sindacale di BM avrebbe omesso di
"esercitare i poteri di vigilanza e di controllo".
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