"Si è persa una grande opportunità
per applicare nelle scelte quella umanità che predichiamo molto
spesso a parole nei confronti delle comunità in difficoltà. La
solidarietà va dimostrata con i fatti e implica anche la
rinuncia a qualcosa". Lo ha detto il presidente della Lega di
serie B, Andrea Abodi, riferendosi alle indisponibilità delle
amministrazioni comunali di Pescara e San Bendetto del Tronto
(Ascoli Piceno) a far disputare la gara Ascoli-Perugia nei
rispettivi stadi dato che lo stadio 'Del Duca' non è agibile a
causa del sisma dell'ottobre scorso.
L'amministrazione pescarese, dopo aver dato una disponibilità
di massima 48 ore prima della gara, è tornata sui suoi passi il
giorno successivo, parlando di problemi organizzativi legati ad
eventi concomitanti e alla gestione della sicurezza, mentre in
un comunicato i tifosi di casa avevano espresso il loro
disappunto in merito alla possibilità di far giocare a Pescara
la partita tra due squadre 'rivali' mentre i loro beniamini
erano impegnati nella trasferta di Torino. "Restare prigionieri
delle rivalità è un segno di grande debolezza - ha rimarcato
Abodi -. I cittadini si aspettano dalle classi dirigenti dei
comportamenti che contribuiscano a farci andare avanti e che non
ci tengano prigionieri del passato".
Il presidente della Lega di B ha ricostruito quanto avvenuto
negli ultimi giorni: "Il Pescara ci aveva dato subito la propria
disponibilità e anche l'amministrazione cittadina aveva offerto
una disponibilità informale, rispetto alla quale ci siamo
basati, anche perché eravamo a 48 ore dalla partita. Poi c'è
stata la marcia indietro: so che c'è stato un comunicato dei
tifosi del Pescara e so che c'erano dei problemi organizzativi
legati a disagi per le attività commerciali".
Ascoli-Perugia si giocherà dunque domani, a porte chiuse,
allo Stadio Del Duca. "Sarò ad Ascoli - fa sapere Abodi - per
esprimere la mia vicinanza alla società e all'intera comunità
cittadina".
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