Il terremoto non ha risparmiato a Staffolo la chiesina detta della Fonte di San Francesco, in località Crocette, un luogo, ricorda la rivista Il Sentiero francescano, ''di alto valore, in quanto secondo cronache antiche, San Francesco e il compagno frate Egidio, dopo aver pregato, fecero sgorgare miracolosamente una fonte d'acqua''. Il luogo di culto è stato dichiarato inagibile per vistose crepe all'interno, in corrispondenza delle congiunture delle pareti e della facciata.
Nel 1244 il superiore dei francescani dell'epoca, Padre Crescenzio da Jesi, fece apporre in questo luogo una lapide con una incisione latina che recita: "Questa acqua fece scaturire la preghiera di San Francesco orante insieme a frate Egidio nell'anno del Signore 1210". ''Si tratta dell'ennesima triste testimonianza del violento graffio del sisma nelle nostre terre che, definite la 'Terra dei Fioretti di San Francesco', hanno riportato danni ingenti a importanti architetture francescane''.
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