Sul ''gravissimo episodio di
inquinamento e sversamento di digestato, proveniente
presumibilmente dall'impianto a biogas di Castelbellino''
interviene Massimo Gianangeli, presidente del Comitato tutela
salute ambiente Vallesina , ricordando che ''da anni i cittadini
della zona segnalano agli organi competenti le gravi
problematiche legate all'insediamento dell'impianto''.
Nonostante questo, ''la centrale ha continuato a funzionare -
nota Gianangeli - e oggi registriamo un fenomeno di inquinamento
che pare sia arrivato a coinvolgere tutto l'Esino, dal tratto
che passa nel territorio di Maiolati Spontini fino alla foce''.
La centrale di Castelbellino, continua, ''autorizzata nel 2012
senza preventivo screening di Valutazione di Impatto Ambientale,
opera nonostante il Tar, proprio per tale motivo, abbia
annullato l'autorizzazione con la sentenza n. 486 del 19 giugno
2015''. Un decreto della Regione, emesso il 3 giugno 2015, due
settimane prima del pronunciamento del Tar, ''aveva stabilito
che la Via non era necessaria, convalidando così il decreto
autorizzativo del 2012''.
Il Comitato si rivolge agli uffici regionali e ai
consiglieri, perché la Regione adotti ''tutti i possibili atti
conseguenti, anche di revoca/sospensione/annullamento in
autotutela, necessari a tutelare l'interesse e la salute
pubblica''.
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