Il pm di Milano Elio Ramondini ha
chiesto una perizia per accertare se Giuseppe Pellicanò, ora in
carcere per strage, fosse capace di intendere e volere quando ha
svitato il tubo del gas nell'appartamento in via Brioschi dove
viveva con le figlie e la ex compagna, poi morta con altri due
ragazzi vicini di casa per l'esplosione provocata.
L'istanza, che si è resa necessaria dopo il deposito da parte
della difesa di una serie di certificati medici che
attesterebbero problemi psicologici e psichici del
pubblicitario, è stata avanzata oggi al gip che deciderà nei
prossimi giorni se disporre o meno la perizia con la formula
dell'incidente probatorio.
Pellicanò, finito in cella il primo luglio scorso, ha
confessato di aver svitato il tubo del gas. Nello scoppio,
avvenuto il 12 giugno, hanno perso la vita oltre alla sua ex
compagna Micaela Masella, dalla quale era oramai separato, i
fidanzati marchigiani Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi,
mentre le due figliolette sono rimaste gravemente ustionate.
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