"Vittorio Merloni è stato un
maestro per tutti noi imprenditori, dobbiamo solo ringraziarlo".
E' il ricordo di Adolfo Guzzini, presidente de iGuzzini
Illuminazione, uno dei tre saggi nel percorso per l'elezione di
Vincenzo Boccia alla guida di Confindustria, per la scomparsa
dell'ex presidente Indesit. "Ci conosciamo da anni" dice
all'ANSA, per poi correggersi immediatamente con una punta di
commozione, "ci conoscevamo...", legati, oltre dalla comune
origine marchigiana (Merloni di Fabriano, Guzzini di Recanati),
anche dall'appartenenza al "cenacolo che l'economista Giorgio
Fuà aveva creato intorno all'Istao", l'Istituto Adriano Olivetti
per la formazione manageriale e imprenditoriale. I rapporti si
sono intensificati con l'ascesa di Merloni verso la guida di
Confindustria nazionale nel 1980. Vittorio Merloni - ricorda
ancora Guzzini - "aveva impressionato positivamente anche
Agnelli", ma soprattutto era considerato il candidato ideale
delle nuove generazioni. "Io ero tra i Giovani Imprenditori,
capimmo che avevamo di fonte un leader nazionale per tutte le
imprese che volevano voltare pagina e ci siamo messi a fare il
tifo per Merloni: all'epoca l'area di eccellenza era il nord di
Torino e Milano, noi volevamo portare alla ribalta le Marche, il
Veneto, le imprese di dimensioni più piccole". Il periodo di
Merloni al vertice di Confindustria segnò "una svolta sia per le
modalità di funzionamento dell'associazione, sia per le
strategie nelle relazioni industriali, nell'innovazione,
nell'internazionalizzazione, ma soprattutto nella valorizzazione
della responsabilità sociale dell'impresa".
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