Ancora tutte aperte le piste di
indagine sulla serie di ordigni incendiari artigianali piazzati
negli ultimi mesi davanti a quattro chiese di Fermo, l'ultima
delle quali, San Gabriele dell'Addolorata, nel quartiere di
Campiglione, presa di mira ieri. Il barattolo pieno di polvere,
con una miccia collegata ad una sigaretta è stato consegnato ai
carabinieri di Ancona, che lo trasferiranno nei laboratori dei
carabinieri del Ris, gli specialisti dell'Arma. Nessuno ha
rivendicato il gesto, e i Cc di Fermo, guidati dal comandante
Roland Peluso, continuano ad ascoltare persone e fare
sopralluoghi nel tentativo di dare un nome e un volto
all'attentatore mancato, o agli attentatori.
Ieri la 'bomba' non è scoppiata probabilmente per un caso.
Nessun elemento è ancora in mano alla procura per stabilire se
gli episodi siano riconducibili a soggetti che nutrono motivi di
risentimento verso la Chiesa fermana, a esponenti di movimenti
'anticlericali' o 'anarcoidi', o a una mente disturbata.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA