La chiusura dei punti nascita di Osimo, Fabriano e San Severino Marche non è dettata da criteri di risparmio e non produce risparmio, ma "è un'azione che rispetta criteri di qualità e sicurezza". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli, durante il lungo e a volte teso dibattito sulle mozioni delle opposizioni contro la chiusura dei punti nascita di Osimo, Fabriano e San Severino. Cerisicoli ha spiegato che i reparti di maternità non chiuderanno né ci saranno tagli ai servizi o al personale. Le future mamme verranno seguite fino al parto che però si svolgerà in strutture più grtandi. Romina Pergolesi (M5s) ha minacciato un esposto alla procura "nel malaugurato caso qualcuno dovesse operdere la vita nel trgio fino ad un'altra città".
Bagarre in aula durante il voto per appello nominale su tre mozioni di lega Nord, Fdi-An e M5s che chiedevano di non chiudere i tre punti nascita e su una risouzione che sollecitava la regione a chiedere una deroga. Una trentina di persone, tra cui sei mamme, rappresentanti del comitato di San Severino Marche, ha cominciasto a contestare le operazioni di voto, svolte con appello nominale:. "assassino, "vergognatevi", "a casa" alcune delle frsi indirizzate ai consiglieri regionali dalla triobuna del pubblico. Tutti i documenti sono stati bocciati dall'aula.
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