"Si sta facendo passare la legge sulle intercettazioni come una
norma che tutela la privacy, ma qui ci sono scelte su immigrati,
soldi e interessi pubblici, la privacy non c'entra nulla". Così
Marco Lillo durante la cerimonia di consegna del premio
Inchiesta 2015, ricevuto insieme a Lirio Abbate, al Festival del
Giornalismo d'Inchiesta delle Marche ad Osimo. I giornalisti
hanno evidenziato che il loro ultimo libro, dedicato a Mafia
Capitale, non sarebbe mai uscito se fosse già entrata in vigore
la nuova legge.
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