In attesa di conoscere l'esito dell'autopsia, la procura di Ancona ha chiesto le cartelle mediche di Daniele Zoppi, 34 anni, il detenuto morto il 23 luglio nel carcere di Montacuto per un arresto cardiocircolatorio. Dopo la segnalazione del decesso, per il quale la famiglia di Zoppi ha presentato un esposto in procura, il pm Paolo Gubinelli ha aperto un fascicolo contro ignoti per l'ipotesi di omicidio colposo al fine anche di disporre l'autopsia. I primi esami confermerebbero le cause naturali della morte. I medici del carcere avevano ritenuto le condizioni di Zoppi, afflitto da problemi di obesità, da zoppia e stenosi alle gambe, non incompatibili con la detenzione in carcere. Sul caso attacca Antigone Marche, secondo cui la morte dell'uomo "non può essere attribuita all'imponderabile o all'inevitabile. Tanto meno nel caso di Daniele Zoppi, le cui istanze di essere trasferito in un centro clinico sono state ripetutamente rigettate". La famiglia Zoppi, tramite l'avv. Luca Bartolini, ha puntato il dito soprattutto sui pareri dei medici del carcere in base ai quali il giudice di sorveglianza aveva detto no a istanze di trasferimento in un centro sanitario, di rinvio dell'esecuzione della pena o di arresti domiciliari per motivi di cura.
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