Si sono svolti oggi gli interrogatori di garanzia del maresciallo Francesco De Palo, comandante della stazione dei Carabinieri di Monsampolo del Tronto e del suo vice, il maresciallo Antonio Cianfrone, arrestati ieri dai carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno con l'accusa di concussione. Nell'inchiesta, condotta dal pm Umberto Monti, sono coinvolti anche un 29enne di Castel di Lama e due cinesi di 33 e 41 anni, residenti a Spinetoli e San Benedetto del Tronto.
De Palo, attualmente ai domiciliari, si è avvalso della facoltà di non rispondere, in attesa di prendere visione delle 2.000 pagine che compongono l'ordinanza. Ha invece risposto alle domande Cianfrone, che ha cercato di ridimensionare i fatti. Ha anche chiesto di poter lasciare il carcere di Marino del Tronto dove è detenuto. Il gip si è riservata la decisione. E' stato sottoposto a interrogatorio di garanzia anche il 29enne, accusato di aver organizzato insieme a Cianfrone un falso incidente stradale, per ottenere soldi dall'assicurazione. Deve rispondere anche di aver inscenato un furto all'interno del suo bar, allo scopo di impossessarsi dei soldi di una macchinetta videopoker. Il 29enne, che è all'obbligo di firma, ha dato la sua versione dei fatti, diversa da quella dell'accusa.
De Paolo è accusato di concussione, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti d'ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio, omissione d'atti d'ufficio. Cianfrone deve rispondere anche lui di concussione e di aver messo in scena con in ventinovenne un finto incidente stradale allo scopo di incassare i soldi dell'assicurazione. In sostanza i due militari dell'Arma in più occasioni avrebbero chiesto denaro e regalie a commercianti della zona per chiudere un occhio su controlli di carattere amministrativo. Il comandante, da mesi in malattia, è agli arresti domiciliari, il vice è stato invece rinchiuso in carcere: entrambi sono stati sospesi dal servizio. I fatti contestati ai due militari risalirebbero ai primi mesi di quest'anno. Il comandante provinciale dei Cc Ciro La Volla ha commentato: ''Si tratta di un fatto spiacevole, ma anche della dimostrazione che l'Arma è un meccanismo in salute, e ha gli anticorpi per fronteggiare situazioni come questa''.
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