Crescere con nuove acquisizioni all'estero e, se si presenta l'occasione, anche in Italia dove Riello è un nome da guardare. Tenere intanto le proprietà in famiglia ma con l'idea di poter ridurre magari la presa in futuro perché quel che conta ''è l'interesse dell'azienda, non il controllo''. Paolo Merloni, presidente di Ariston Thermo, indica la strada del gruppo, ormai tra i primi al mondo nel riscaldamento dell'acqua e degli ambienti, in occasione dei 20 anni di presenza in Russia e dell'avvio di un nuovo centro logistico presso lo stabilimento alle porte di San Pietroburgo dal quale escono 600.000 scaldacqua all'anno. Il 2014 per l'azienda si chiude con un redditività a livelli record (utile +17,7% a 73 milioni, deciso aumento degli altri margini), ricavi confermati oltre la soglia di 1,3 miliardi di euro (+0,6% a 1.342 milioni) e due operazioni all'attivo, in Sudafrica e Olanda. Il 2015 apre con un nuovo acquisto, Gastech-Energi (26 milioni di fatturato e 150 addetti), porta d'ingresso in Danimarca, e promette di essere ''un anno positivo con ricavi in crescita''. Non per la Russia sulla quale comunque, a dispetto della crisi e del rublo, Ariston Thermo continua a puntare: ''di sicuro è un Paese che ha bisogno di riscaldamento'' - innegabile -, inoltre è il baricentro di un area che va dall'Europa dell'Est all'Asia Centrale. In Italia il peggio dovrebbe essere alle spalle: ''Nel nostro business in Sud Europa si è toccato il fondo e oggi probabilmente ci sono prospettive, se non di ripresa, di interrompere la discesa'. Sul fronte del lavoro ben venga il Jobs Act, ''dà chiarezza nelle relazioni e con gli sgravi incentiva le aziende ad assumere''. Tuttavia ''le assunzioni non cambiano in funzione di un decreto o di un contrato, bensì quando ci sono prospettive positive'', sottolinea Merloni e ricorda che il gruppo ha creato nell'ultimo triennio in Italia 50 posti l'anno e continuerà ad assumere. Nel nostro Paese il gruppo di scaldacqua e caldaie realizza l'11 del fatturato e tiene il 27% dei 6.600 addetti: sono 1.800 dei quali 1.500 nelle Marche e in particolare a Fabriano. ''Sentiamo la responsabilità del legame col territorio, non solo a Fabriano'' è la risposta a una domanda sul piano di Whirlpool per Indesit. Il futuro è aperto: ''Siamo un'azienda a proprietà familiare e credo abbia il suo rilievo ma non è detto che nel medio-lungo termine le cose non possano cambiare'', ''nell'interesse dell'azienda''. Per ora Ariston Thermo ha spazio da giocare da protagonista nel consolidamento del settore e ha dato mandato a Vitale e Associati ''per vedere possibili opportunità di sviluppo'', dice l'imprenditore senza confermare né smentire un interesse per la Riello. L'azienda ha munizioni per lo shopping con una posizione finanziaria netta positiva per 23 milioni. La quotazione in borsa può attendere.
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