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Regionali Marche, 5 candidati in lizza

Regionali Marche, 5 candidati in lizza

Tra Spacca e Ceriscioli più che una sfida

ANCONA, 26 aprile 2015, 17:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Alessandra Massi) - Più che una sfida elettorale nel senso tradizionale, quello che si prefigura nelle Marche tra il presidente uscente, l'ex Pd Gian Mario Spacca e l'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, del Pd, vincitore delle primarie del centrosinistra è un duello al calor bianco, se non all'ultimo sangue. Dopo avere governato la Regione come presidente nelle ultime due legislature (e come assessore ancora prima), Spacca ha rotto con il centrosinistra, mettendosi in lizza per il terzo mandato, questa volta però alla testa di un'alleanza tra la formazione centrista Marche 2020-Ap e Forza Italia. Una ricandidatura "provocatoria - ha spiegato nei giorni scorsi il governatore uscente -, che mette a disagio anche me". Ma necessaria, secondo il presidente, per evitare "la sovrapposizione di una burocrazia di partito all'amministrazione regionale". E inevitabile, a suo giudizio, dopo che il Pd e il centrosinistra hanno più volte risposto no alla sua proposta di governo, elaborata dalla formazione Marche 2020, creata da lui e dal presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, anche lui ex Pd, ora nominato coordinatore di Area Popolare nelle Marche. Una spiegazione sempre respinta dal Pd, che ha accusato Spacca di avere "tradito il mandato degli elettori". E che dopo avere tentato negli ultimi giorni una sfiducia nell'aula del Consiglio regionale (tecnicamente impossibile perché l'Assemblea è in regime di prorogatio e non può varare atti politici), ha fatto dimettere in blocco tutti i suoi assessori. Tra queste manovre è tutto un lanciarsi accuse a vicenda, dall'"incoerenza", alla "mancanza di senso di responsabilità" o di "rispetto per le istituzioni" al "delirio di onnipotenza''. Lo scontro tra Spacca e i suoi ex alleati ha provocato un piccolo terremoto politico a tutti i livelli e tra tutti i partiti. Il centrodestra si presenta diviso alle elezioni: Fi appoggia il presidente uscente, suo ex nemico, ma una frazione degli azzurri si sfila di fronte ad una "scelta suicida". Fdi-An e Lega nord corrono con un loro candidato, Francesco Acquaroli (Fdi), in ticket con il segretario regionale del Carroccio Luca Rodolfo Paolini . Diviso in due il centro, con una parte dell'Udc che ha aderito a Area Popolare e supporta Spacca, l'altra che ha deciso di rimanere con il centrosinistra e parteciperà alla lista Popolari per le Marche, insieme a Popolari per l'Italia, Centro democratico e Democrazia solidale. Psi, Verdi, Idv si presentano insieme nella lista Uniti per le Marche. Le varie liste civiche si sono sparpagliate qua e là. E dall'intreccio delle alleanze, emergono non poche contraddizioni tra gli schieramenti per le regionali e quelli messi in campo per il rinnovo di 16 Consigli comunali. Più defilate le posizioni degli altri due candidati Gianni Maggi del Movimento 5 Stelle e Edoardo Mentrasti di Altre Marche-Sinistra unita. Nelle Marche sono chiamati al voto un milione e trecentomila elettori, che eleggeranno 30 consiglieri regionali.

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