''La decisione degli esponenti
dell'Udc d'imporre il loro simbolo all'alleanza elettorale per
la quale i Popolari per l'Italia si erano impegnati ci costringe
a ritirare la nostra disponibilità alla formazione di una lista
di coalizione alle prossime elezioni regionali''. Lo affermano
il coordinatore regionale del Ppi, Roberto Giannotti, il
consigliere regionale Sandro Donati e i responsabili
provinciali, Daniele Gallerini, Marco Curzi, Iuliano Salvatori e
Stefano Santoro.
''La nostra scelta - spiegano in una nota - è un atto di
coerenza rispetto ai valori ai quali facciamo riferimento, che
aveva portato alla definizione di un progetto politico
d'ispirazione moderata in grado di rappresentare la voglia di
cambiamento dei marchigiani e l'esigenza di riscossa delle
'periferie' sul piano del riequilibrio delle politiche
regionali, per ovviare alla oggettiva condizione di
'marginalizzazione' delle province di confine e soprattutto un
gesto di profondo rispetto nei confronti dei tanti elettori che
in questa fase avevano condiviso e sostenuto sul piano delle
proposte programmatiche e della formazione delle liste
circoscrizionali, tale proposta''.
''Il voltafaccia degli esponenti dell'Udc marchigiano -
affermano i Popolari per l'Italia - è un atto d'infantilismo
politico, funzionale solo a soddisfare logiche territoriali e
personali più che puntare a raggiungere un risultato migliore
che allontana la prospettiva della ricomposizione, sul fronte
moderato, di un'area politica in grado di affermare i valori del
popolarismo sociale e democratico''.
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