Ha preso il via stamane davanti al Tribunale civile di Ascoli Piceno il processo per risarcimento danni per crimini di guerra contro la Germania a seguito della causa intentata dai familiari di quattro persone di San Benedetto del Tronto deportate durante la seconda guerra mondiale. Come annunciato nei giorni scorsi dall'Ambasciata tedesca a Roma, la Germania non si è costituita, non riconoscendo la giurisdizione italiana sul caso. Ciò a seguito di una sentenza del 2012 della Corte internazionale di giustizia dell'Aia e nonostante un pronunciamento contrario della Corte Costituzionale italiana del 2014. Il giudice Enza Foti si è riservata la decisione sulla richiesta dell'avvocato Lucio Olivieri, che assiste i ricorrenti, di far testimoniare in udienza persone che all'epoca hanno assistito a fatti inerenti la causa e produrre documenti reperiti presso l'Archivio di Stato. La decisione è attesa entro una decina di giorni, quando il giudice deciderà anche se dichiarare la contumacia della Repubblica federale di Germania.
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