''E' indispensabile introdurre un più approfondito sistema di controllo e prevenzione che consenta riscontri oggettivi sulle condizioni fisiche dei giovani atleti. Le Marche devono diventare una regione 'pilota', elevando gli standard preventivi ai massimi livelli scientifici''. Lo chiede il vice presidente della Commissione Salute Giacomo Bugaro (Fi), che presenterà una proposta in materia in Commissione. ''Due giovani vite - ricorda - si sono spente durante manifestazioni sportive: Benedetta Moroni lo scorso anno, nel corso di una partita di basket, e ieri Elia Longarini durante un incontro di rugby. Attualmente per poter accedere alla pratica sportiva sono sufficienti un certificato di sana e robusta costituzione e un elettrocardiogramma, elementi che, da soli, non sono assolutamente sufficienti a garantire che un giovane sia immune da patologie congenite''.
Nel caso di Benedetta Moroni, dice Bugaro, ''se all'elettrocardiogramma fosse stato abbinato anche un ecocardiogramma i medici avrebbero potuto riscontrare il difetto congenito coronarico della bambina e sottoporla ad un intervento risolutivo, a rischio zero''.
L'introduzione obbligatoria dell'ecocardiogramma accanto all'elettrocardiogramma ''consentirebbe di scoprire tutti i 15 casi codificati che la comunità scientifica ritiene possano procurare danni irreparabili al sistema cardiocircolatorio''.
Bugaro propone inoltre corsi specialistici per i medici e un protocollo tra la Regione e il ministero dell'Istruzione ''affinché le scuole dedichino almeno 4 ore l'anno a formare gli studenti sulle tecniche di base di primo soccorso per la rianimazione del paziente a fronte di un improvviso arresto cardiaco, comprensivo, a conclusione del ciclo scolastico, di un ulteriore corso di 5 ore per l'uso del defibrillatore''.
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