"Auguro di cuore al presidente
Mattarella di svolgere nel migliore dei modi il suo delicato
mandato che inizierà martedi prossimo con il giuramento. La
delicatezza dell'incarico cade in un momento storico difficile
per l'Italia che ha sfide immani da superare a partire da quella
economico occupazionale ma anche quella delle riforme". E' il
commento del vice presidente del Consiglio regionale delle
Marche Giacomo Bugaro (Fi), uno dei grandi elettori marchigiani.
"Per questo la figura e l'opera del presidente debbono essere
improntate al massimo rigore costituzionale ma anche alla
continua opera di attenta e saggia mediazione che consenta alle
forze politiche, nel rispetto dei ruoli e delle posizioni, di
giungere alla auspicata sintesi".
"Sul piano più meramente politico - spiega Bugaro -, ho
seguito le indicazioni di voto del mio partito e non ho espresso
la la preferenza perchè il metodo seguito da Renzi è stato di
tipo impositivo ed improntato alla furbizia: non si può chiedere
di votare la riforma elettorale la scorsa settimana al Senato
affermando che sulle regole e sul Quirinale occorre
condivisione, salvo poi decidere in solitario il nome del
candidato e mettere chi ha dato dimostrazione di serietà,
davanti a fatto compiuto. È la seconda volta che Renzi fa il
furbetto - sottolinea il rappresentate forzista - dopo il famoso
#enricostaisereno e queste cose primo o poi in politica
creeranno ripercussioni". "Quindi - ribadisce - la mia posizione
non è su Mattarella, personalità stimata e con la quale ho anche
una certa affinità culturale a partire dal fatto che siamo
entrambi cattolici, ma semplicemente di metodo che in politica
diviene elemento di sostanza. Martedì, ligio ai miei doveri
istituzionali, parteciperò con piacere al giuramento del nuovo
Capo dello Stato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA