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Massacrato in casa: Gip, Nica poteva uccidere ancora

Massacrato in casa

Massacrato in casa: Gip, Nica poteva uccidere ancora

In intercettazione ipotizza omicidio testimone 'scomodo'

ANCONA, 12 gennaio 2015, 16:05

Redazione ANSA

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Nicolae Cornel Nica è ritenuto dagli inquirenti un soggetto ad alto rischio di recidiva, e capace di elaborare strategie di qualunque genere per nascondere le prove a proprio carico: conversando con la madre, nella sala del comando provinciale dei Carabinieri di Ancona, l'operaio romeno sarebbe arrivato a ipotizzare di ''far fuori'' un amico, sentito come testimone, temendo che potesse fare la spia. Questo uno dei motivi per cui il Gip Antonella Marrone ha convalidato il fermo del ventiduenne sospettato dell'omicidio di Giancarlo Sartini, il pensionato di 53 anni massacrato a sprangate in casa, in via Circonvallazione 23 a Chiaravalle la notte tra il 26 e 27 dicembre, durante una tragica rapina.
    Contro il presunto omicida, coinquilino nello stesso palazzo della vittima, il Gip ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza in relazione alle accuse di rapina e omicidio pluriaggravati.
    Molti elementi a carico dell'indagato, che rimarrà per ora in carcere, derivano da intercettazioni telefoniche (oltre al suo cellulare anche quello di congiunti è stato tenuto sotto controllo) e ambientali (nella caserma dei Cc mentre attendeva di essere sentito). La vittima aveva rivelato al proprio medico di sospettare che Nica fosse l'autore di un precedente furto in casa sua, avvenuto la sera del 10 settembre scorso.
    Nica, difeso dagli avvocati Marina Magistrelli e Simeone Sardella, oggi non ha risposto alle domande del giudice. I legali hanno chiesto copia degli atti dell'inchiesta, piuttosto approfondita, prima di valutare i prossimi passi difensivi.
   
   

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