(ANSA) - ANCONA, 24 OTT - Nell'ultimo anno le imprese italiane che esportano sono aumentate di oltre 2 mila unità, arrivando a quota 214 mila e questo grazie anche al sostegno del sistema camerale. Lo ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, che ieri mattina ha presentato un documento su come poter accelerare l'internazionalizzazione in modo da uscire dalla crisi, messo a punto ad Ancona nella 23esima convention delle Camere di Commercio all'estero. ''Sono imprese - ha precisato Dardanello - che hanno puntato su qualità e valori della tradizione made in Italy per affermarsi sui mercati mondiali anche grazie al supporto del sistema camerale, oggi messo a rischio dai tagli imposti dal Dl sulla Pubblica amministrazione che prevede n una decurtazione scaglionata in tre anni del 50% del diritto annuale, nostra principale risorsa''. Secondo Dardanello ''investire con poche risorse non è possibile, è una pretesa che così possa crescere il Paese, senza contare poi che sul sistema incombono anche le ipotesi di una radicale ristrutturazione e revisione delle funzioni contenute nel ddl di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche, attualmente in discussione in Parlamento, con il rischio di compromettere il lavoro di decine di migliaia di imprese che hanno come riferimento principale le Camere di commercio italiane''.
''In una fase in cui le risorse pubbliche sono sempre più limitate, le 80 Camere di Commercio Italiane all'estero presenti in 55 Paesi sono un fortissimo moltiplicatore di interventi a favore delle imprese di minori dimensioni''. Lo ha sottolineato Edoardo Pollastri, past president di Assocamerestero, all'incontro di oggi. Conti alla mano, i circa 40 milioni di euro di servizi realizzati dalle Camere comportano un contributo dello Stato di meno del 20% e questo testimonia la capacità della rete di attivare risorse direttamente dal mercato, moltiplicando di quasi 7 volte il valore della partecipazione statale. Il presidente della Camera di Commercio di Ancona, Rodolfo Giampieri, ha ricordato il successo della convention mondiale delle Camere di Commercio italiane all'estero dove si sono svolti oltre mille incontri tra imprenditori locali ed esteri. ''E' la prova che il sistema camerale è una rete necessaria per lo sviluppo dei territori - ha precisato Giampieri - che accompagna le imprese anche le micro che non potrebbero approcciare i mercati esteri''. Da qui l'importanza del documento preparato ad Ancona in questi giorni per la promozione del made in Italy nel mondo, che vanno dalla necessità di un'azione di rete e di un approccio territoriale, all'importanza della presenza nelle fiere all'estero, all'ecommerce e alla rete degli sportelli informativi.
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