Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Operazione 'Aspromonte' Gico, 13 denunce

Operazione 'Aspromonte' Gico, 13 denunce

Usura e trasferimento fraudolento valori, sigilli a 12 immobili

ANCONA, 15 luglio 2014, 12:50

Redazione ANSA

ANSACheck

Tredici persone, tutte calabresi, sono state denunciate dal Gico del Nucleo di polizia tributaria di Ancona per trasferimento fraudolento di valori e usura.
    Perquisizioni sono tuttora in corso nelle Marche, in Emilia Romagna e in Calabria. L'operazione, denominata 'Aspromonte', ha portato al sequestro preventivo 12 unità immobiliari e quattro società, le 'casseforti' di famiglia, dove sono confluiti altri 19 immobili e terreni riferibili agli indagati, per un valore di diversi milioni di euro. Le indagini sono partite da una serie di controlli su un 47enne di Melicucco (Reggio Calabria), I.G., da tempo residente nel Fanese, con svariati precedenti penali per droga, usura, truffe, estorsioni e stalking. Accertamenti bancari sui suoi conti hanno evidenziato una serie di transazioni per oltre 54 milioni di euro in due anni, di cui 2,5 movimentati esclusivamente in contanti. Un giro di denaro assolutamente incompatibile con le condizioni economiche 'ufficiali' dell'uomo, che svolgeva lavoretti saltuari in campo edile. Da qui gli uomini del Gico sono risaliti a un gruppo di conterranei dell'uomo, anch'essi residenti nel Fanese, che, secondo l'accusa, avrebbero concesso prestiti a tassi usurai (tra il 95 e il 183%) a imprenditori della zona in difficoltà. I.G., considerato il 'dominus', con la complicità degli altri, avrebbe creato società intestate a prestanome per investire, con il ricavato dei prestiti a usura, in immobili. Tra gli indagati figurano anche la moglie e la figlia del 47enne.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza