Si intitola Now/here la mostra che
il Pirelli HangarBicocca dedica fino al 30 luglio a Gian Maria
Tosatti, l'artista quarantaduenne che ha da solo rappresentato
l'Italia alla cinquantanovesima Biennale di Venezia lo scorso
anno.
Un titolo che può essere letto come Now Here (ovvero adesso
qui) oppure Nowhere (in nessun luogo) a sottolineare come le
opere siano più uno spunto per interrogarsi che la risposta
univoca.
L'esposizione, curata di Vicente Todolì, è composta da due
cicli pittorici (ed è la prima volta che mostra la sua pratica
pittorica) con opere di grandi dimensioni: Ritratti e Now/here.
Il primo, realizzato nel 2022, è composto da quattro dipinti
oro e ruggine installati su impalcature in tubo giunto, che
ricordano quelle da cantiere. L'oro è quello della tradizione
Occidentale dei mosaici bizantini, del fondale dei dipinti del
Due e Trecento e ancora dei lavori eseguiti negli anni '70 da
artisti come Jannis Kournelis, Gino De Dominicis e Luciano
Fabro. Sono superfici bidimensionali che separano, ha spiegato
Tosatti, "il regno delle cose e quello dell'anima". Il secondo,
del 2023, è invece composto da 10 campiture di grafite e
carboncino bianco, sospese al soffitto, con un orizzonte di
sfere bianche che richiamano l'idea della luce. Una riflessione
sulla condizione umana in questo momento in bilico fra
catastrofe ed evoluzione.
L'illuminazione dell'allestimento è firmata da Pasquale Mari,
che in passato a curato le luci per film come Le fate ignoranti
di Ferzan Ozpetek e della Bohème con la regia di Mario Martone.
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