MILANO - Il web in Italia diventa sempre più un canale di acquisto del cibo. Se negli ultimi tre mesi del 2016, complessivamente hanno ordinato o comprato beni o servizi per uso privato 8,9 milioni di utenti, di cui 3,3 millennial, a comprare prodotti alimentari sono stati 790 mila italiani, di cui 260 mila millennial. È quanto emerge dalla ricerca "Il futuro dell'alimentazione: tra stili di vita contemporanei e nuovi modelli di fruizione", realizzata dal Censis per Nestlé Italia e presentata a Milano.
Nel 2016 19,4 milioni di italiani hanno invece acquistato cibi cucinati pronti, quali ad esempio pizza, hamburger, etnici, con consegna a domicilio, di cui 4,6 regolarmente. Il servizio è utilizzato dal 16,3 per cento dei millenial, contro il 2,4 per cento dei longevi. In questo contesto, sottolinea il Censis, i negozi tradizionali resistono e modificano la funzione: niente cannibalizzazione quanto piuttosto multicanalità. Gli italiani prediligono il web come canale di informazione sul cibo: l' 85,7 per cento si informano prima di acquistare un prodotto alimentare. Il canale primario sono i siti web, dal 57 per cento della popolazione generale al 74,2 per cento dei più giovani. "Negli ultimi dieci anni è calato di 250 grammi il consumo di prodotti alimentari giornaliero, come media pro capite in Italia - ha spiegato Francesco Pugliese amministratore delegato di Conad -. Però, in realtà, spendiamo le stesse cifre se non di più perché consumiamo prodotti di migliore qualità. Tra gli italiani c'è anche la tendenza a sprecare meno e soprattutto a informarsi meglio, per farlo la tecnologia è lo strumento migliore".
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