MILANO, 1 DIC - In Italia si mangia troppo: è il terzo Paese, su 25 Paesi analizzati nel mondo, per ipernutrizione e al secondo posto per sovrappeso e obesità nella fascia di età tra i 2 e i 18 anni. Lo ha stabilito il Food sustainability index (Fsi), voluto dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn) e realizzato da The Economist Intelligence Unit (Eiu), il centro di ricerca del Gruppo The Economist. I risultati di questo indice sono stati illustrati nell'ambito della settima edizione del Forum internazionale su alimentazione e nutrizione, promosso e organizzato da Fondazione Barilla, che si è tenuto a Milano all'Università Bocconi, dal titolo 'Mangiare meglio. Mangiare meno. Mangiare tutti'.
Sono 25 i Paesi analizzati, rappresentanti oltre i due terzi della popolazione mondiale.
A "salvare l'Italia" secondo gli esperti e' la consapevolezza, diffusa nella popolazione, di quanto sia importante seguire una dieta equilibrata e salutare, come la dieta Mediterranea. Eppure, proprio quando il resto del mondo celebra questa dieta come la migliore del pianeta, i dati mostrano che gli italiani la stanno abbandonando, soprattutto le generazioni più giovani. Per quando riguarda la sfida nutrizionale il Food sustainability index mostra che Francia, Giappone e Corea del Sud sono i Paesi che si piazzano ai primi posti per la qualità dell'alimentazione. Di contro, i Paesi che dovranno affrontare le maggiori sfide in campo alimentare sono India, Nigeria e Sudafrica. I Paesi in via di sviluppo stanno attraversando anche un nuovo fenomeno quella che viene definita obesità prematura, diffusa soprattutto tra i giovani e i bambini. Gli Emirati Arabi sono oggi al top per sovrappeso e obesità, seguiti da Arabia Saudita e Stati Uniti. Negli Emirati Arabi il 74 per cento della popolazione è obesa o sovrappeso, seguiti in questa classifica della ipernutrizione dall'Arabia Saudita (69,6%) e dagli Stati Uniti (67,3%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA