/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alle origini della storia della Valle d'Aosta

Alle origini della storia della Valle d'Aosta

Non solo S.Martin, viaggio tra i siti preistorici della regione

29 luglio 2016, 11:44

Redazione ANSA

ANSACheck

Alle origini della storia della Valle d 'Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alle origini della storia della Valle d 'Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alle origini della storia della Valle d 'Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non solo l'area di Saint-Martin de Corléans: sono numerosi in tutta la Valle d'Aosta i segni storici di insediamenti di epoca neolitica e dei periodi successivi delle età del rame, del bronzo e del ferro che disegnano un'affascinante mappa della frequentazione del territorio in epoca proto-storica da scoprire visitando alcuni tra i siti più suggestivi della regione alpina.
A Lignan, a 1.600 metri di quota nel comune di Nus, non lontano dall'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta, è stato rinvenuto un villaggio risalente alla tarda età del bronzo-inizi età del ferro (circa 1200-900 a.C.). L'area ellittica di oltre 60 metri di lunghezza è stata utilizzata per edificare delle strutture in muratura a secco protette da un muro perimetrale continuo simile a una cinta difensiva. Sono, poi, presenti alcune strutture abitative a pianta quadrangolare e trapezoidale e un grande edificio isolato a pianta rettangolare di uso civile o religioso. A sud sono presenti tre case orientate verso il fondovalle non collegate dal muro perimetrale ellittico che percorre tutto il resto dell'abitato. Il sito è raggiungibile con una passeggiata di 10 minuti da un sentiero segnalato lungo la Strada Regionale 36 che sale da Nus a Lignan: la visita è libera.

Spostandosi nella bassa Valle d'Aosta, ai piedi della rocca nei pressi del cimitero di Bard, si trova un sito archeologico di grande interesse databile all'incirca all'età del rame (metà IV-fine III millennio a.C.) caratterizzato anche dalla presenza delle 'marmitte dei giganti', grandi cavità cilindriche create dall'erosione a delle acque sub-glaciali. Su due rocce inclinate di pietra scistosa sono visibili delle incisioni preistoriche e i cosiddetti 'scivoli delle donne', testimonianza di un antico rito legato alla fertilità femminile.

Al centro della roccia principale si trova un masso alto circa due metri attorno al quale si raggruppa la maggior parte delle incisioni. Sul lato ovest sono presenti almeno 18 coppelle e un motivo a reticolato di circa 60x80 cm. Sul lato nord, invece, è rappresentata una figura lunga poco più di un metro formata da un elemento centrale con due linee parallele dalle quali si dipartono delle propaggini a forma di serpente.

Il valico del Piccolo San Bernardo, al confine tra Italia e Francia, è un altro dei luoghi-simbolo che raccontano l'insediamento e il passaggio di diversi popoli avvenuti nel corso dei millenni.

In epoca romana la strada che risaliva da Augusta Praetoria (l'antica Aosta) per raggiungere il passo (Alpis Graia) era caratterizzata da opere importanti, quali sostruzioni, ponti e tagli nella roccia, ma la frequentazione del sito risaliva a molti secoli prima. Ne è testimonianza il 'cromlech' (allineamento circolare di pietre) di origine celtica posto esattamente sullo spartiacque italo-francese.

In origine costituito da 50 pietre, agli inizi del XX secolo il cromlech fu manomesso con la rimozione di circa 20 elementi, cinque dei quali furono divelti per consentire il passaggio della strada che lo attraversava diametralmente. Al termine della seconda guerra mondiale si provvide a livellare il terreno sconvolto dagli eventi bellici e a risistemare il sito che attualmente è costituito da 43 pietre che formano un cerchio di circa 73 metri di diametro. Il sito è visitabile liberamente ad eccezione del periodo invernale quando il passo è chiuso per la neve.
Infine, tornando nella città di Aosta, i lavori di ampliamento dell'ospedale regionale hanno portato alla luce lo scorso anno la sepoltura di un guerriero risalente al 700 a.C. Con un corredo composto da una spada di ferro e dalla parte terminale del fodero in bronzo. Altri piccoli oggetti di bronzo sono stati rinvenuti intorno al corpo, tra cui una fibula.
A poca distanza sono stati ritrovati anche un cerchio di 25 pietre di ampie dimensioni della prima età del ferro e un tumulo realizzato con pietre del diametro di circa 16 metri le cui funzioni sono ancora da chiarire, oltre ad alcune strutture e sepolture di epoca romana. Il sito, ancora in fase di studio, non è attualmente visitabile.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza