Il Consiglio regionale della
Lombardia ha approvato con i soli voti della maggioranza di
centrodestra il progetto di legge di iniziativa del Movimento 5
Stelle che modifica le precedenti norme regionali sulla
governance dell'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente. La novità principale del provvedimento è
l'introduzione tra gli organi dell'agenzia di un "Comitato di
indirizzo" con funzioni di vigilanza e controllo, composto da
due assessori della Giunta regionale (Ambiente e Sanità), da un
rappresentante delle associazioni ambientaliste e da uno delle
associazioni di imprese esercenti attività produttive.
Un emendamento dell'assessore regionale all'Ambiente Claudia
Terzi e approvato all'unanimità estende il comitato anche ai
presidenti dell'Unione province lombarde (Upl) e dell'Anci
Lombardia. I componenti del comitato di indirizzo non
percepiranno alcun rimborso o indennità.
Le modifiche alle norme sull'Arpa non intaccano la carica del
presidente dell'Agenzia, che pertanto non viene eliminato al
contrario di quanto prevedeva il testo iniziale dei 5 Stelle. I
consiglieri pentastellati nella votazione finale si quindi sono
astenuti. "Il M5S - spiega Giampietro Maccabiani - aveva chiesto
già a marzo scorso l'eliminazione dell'intero cda (cancellato a
maggio con la legge di semplificazione 2017, ndr). Purtroppo la
maggioranza non ha voluto cancellare la figura del presidente
dell'agenzia che riteniamo inutile e un doppione rispetto al
Comitato di indirizzo". Astenuto anche il Pd. "La costosa figura
del presidente - sottolinea Laura Barzaghi - è inutile oltre che
un unicum in campo nazionale: nessun’altra Arpa ce l’ha".
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