Con 48 voti a favore e 8 astenuti,
il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato
l'aggiornamento del Piano cave della provincia di Pavia,
risalente al febbraio 2007. Sono stati ridotti i volumi
complessivi estrattivi di circa 5,5 milioni di metri cubi per
sabbia e ghiaia e 1,8 milioni di metri cubi per l'argilla, come
riporta una nota.
La revisione del Piano, di cui è stato relatore il
consigliere Roberto Anelli (Lega Nord), fa seguito alla
direttiva europea che prevede l'obbligo di effettuare procedure
di Vas (Valutazione ambientale strategica) se i primi atti
formali del Piano sono antecedenti al luglio 2004 e la loro
approvazione è avvenuta più di 24 mesi dopo (cioè oltre il
luglio 2006). Il Piano cave di Pavia rientrava in questa
casistica.
Con 31 voti a favore e 25 contrari, a scrutinio segreto il
Consiglio regionale ha accolto un emendamento a firma Giuseppe
Villani (Pd) e Vittorio Pesato (Lp), che stralcia dal Piano un
nuovo Ate proposto dalla Giunta da insediare in località
Torrazza Coste. All'unanimità è stato approvato un ordine del
giorno che era stato presentato dal Movimento 5 Stelle (prima
firmataria la consigliera Iolanda Nanni) che impegna la Regione
Lombardia "a sospendere temporaneamente e in attesa della
conclusione dell'iter giudiziario" l'intervento presso la
Provincia di Pavia affinché eviti l'individuazione di cave di
riserva per il progetto autostradale Broni-Mortara.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA