Scorrere le pagine dei social media
in modo compulsivo anche mentre si è in compagnia di amici e
familiari, dimenticando la socialità e lo stare insieme.
Un'abitudine che ha il 90% dei Zillennials, cioè i nati tra i
primi anni '90 e l'inizio degli anni 2000, nel Regno Unito e
negli Stati Uniti secondo quanto emerge da una ricerca promossa
da Heineken.
Il cosiddetto 'scrolling', cioè lo scorrere le pagine dei
social media in maniera compulsiva, non risparmia i Zillennials
italiani, anzi: ben il 92% dichiara di "scrollare" anche quando
trascorre il proprio tempo con le persone care e più di un terzo
(36%) ammette di controllare il proprio smartphone mediamente 4
volte durante una serata fuori. I dati sono stati diffusi in
occasione della presentazione alla Design Week di Milano della
campagna 'The Boring Phone', e del lancio di un'edizione
limitata di 'dumb phones', progettati per avere capacità
tecnologiche ridotte, così da incoraggiare le persone a
riscoprire i piaceri del mondo offline, promossi da Heineken
insieme a Bodega.
Tra le distrazioni principali emerse dal campione americano e
britannico, due terzi degli intervistati (62%) ammettono di
controllare i social media quando sono con altre persone, mentre
più di un terzo (36%) confessa di leggere le e-mail di lavoro.
Diversamente, i giovani italiani utilizzano maggiormente il
proprio smartphone per controllare i messaggi di amici o
familiari (55%), scattare foto o fare dei video (54%), guardare
i social media (41%) o postare dei contenuti (32%) quando sono
in compagnia o trascorrono una serata fuori.
Ma la voglia di disconnettersi si fa sempre più sentire e ben
7 giovani su 10 (70%) affermano di aver provato a non guardare
il proprio telefono durante le occasioni di socializzazione per
essere più presenti nei momenti trascorsi con i propri amici.
Qualcuno inizia già a mettere in pratica questa nuova tendenza,
tanto che il 17% dei giovani italiani intervistati dichiara di
aver spento il proprio telefono durante diverse occasioni di
socializzazione e 4 su 10 (41%) affermano che prenderebbero in
considerazione la possibilità di farlo.
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