La maggioranza azionaria di Trenord
"deve restare nell'ambito del gruppo Fs quale garanzia di
maggior tutela e continuità del diritto alla mobilità dei
cittadini italiani".
Lo affermano la Filt-Cgil della Lombardia, la Uilt-Uil
regionale, l'Ugl Ferrovieri, la Slm-Fast, la Faisa-Cisal e
l'Orsa Ferrovie in una nota congiunta a seguito della richiesta
della Regione Lombardia di acquisire una quota di maggioranza
dell'azienda ferroviaria regionale, oggi controllata
pariteticamente da Fnm (57,57% Regione Lombardia) e Trenitalia
(gruppo Fs).
"Mentre la politica mondiale ed europea prende la strada di
sempre maggiori sinergie fra paesi su modelli di mobilità
condivisi - spiegano i sindacati - la Regione Lombardia sembra
volersi chiudere all'interno dei propri confini, ipotizzando
addirittura un 'polo regionale' del trasporto pubblico locale in
sinergia con Atm". "Ben vengano le sinergie fra aziende del
settore trasporti - proseguono - ma ipotizzare che la governance
possa essere circoscritta ai confini di una sola regione stride
con l'evoluzione che l'intermodalità dei trasporti sta vivendo".
I sindacato sottolineano che in occasione delle prossime
Olimpiadi invernali del 2026 "Trenord e Atm hanno la possibilità
di dare vita ad un'alleanza operativa". Quanto a Trenord, però,
sottolineano che "la difficoltà gestionale di una governance
paritaria" richiede che Trenord "debba necessariamente essere
governata da chi potrà dare garanzie di maggior tutela e
continuità sia del diritto alla mobilità dei cittadini italiani
che dei lavoratori in ambito ferroviario".
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