L'assessore all'Ambiente e Clima di
Regione Lombardia, Giorgio Maione, sottoscrive la raccolta firme
'No fake in Italy' lanciata da Coldiretti per una proposta di
legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto
portiamo in tavola. Lo rende noto la Coldiretti Lombardia nel
sottolineare che l'assessore ha aderito alla campagna mettendo
la propria firma durante la visita di Casa Coldiretti al
Vinitaly di Verona.
Obiettivo dell'iniziativa - precisa la Coldiretti Lombardia
- è arrivare al milione di firme da presentare all'Unione
europea per chiedere che l'etichetta con l'indicazione di
origine della materia prima sia estesa a tutti i prodotti
alimentari e a tutti i 27 Paesi della Ue.
La priorità è la revisione del Codice doganale "che consente
di spacciare come italiano cibo straniero, sfruttando il
concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli aliment"i.
In questo modo, ad esempio, "cosce di prosciutto estero dopo
essere state salate e stagionate nel nostro Paese vengono
vendute per italiane".
Ma attraverso la raccolta firme si punta anche, continua la
Coldiretti Lombardia, "a un'ulteriore stretta sulle pratiche
commerciali sleali. Il massiccio ingresso di materia prima
estera rischia infatti di favorire atteggiamenti scorretti anche
in quei settori in cui c'è l'etichetta".
Inoltre "è necessario anche lo stop all'importazione di cibo
trattato con sostanze e metodi vietati in Europa, affermando il
rispetto del principio di reciprocità: gli obblighi che vengono
imposti ai produttori italiani devono valere anche per chi vuole
vendere nel mercato europeo. La concorrenza sleale - concludono
dalla Coldiretti - danneggia gli agricoltori europei: in gioco
non c'è solo la tenuta del settore agricolo e delle filiere
alimentari, ma anche la salute degli italiani e dei cittadini
comunitari".
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