È stato ucciso con almeno un fendente alla gola nella notte fra venerdì e sabato Andrea Bossi, probabilmente con un coltello da cucina: a Cairate, nel Varesotto, proseguono gli accertamenti dei carabinieri del comando provinciale per far luce sull'omicidio del ventiseienne trovato cadavere nel suo appartamento di via Mascheroni.
Gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero di Busto Arsizio Francesca Parola, hanno cristallizzato la scena del crimine. Sulla soglia di casa e sul pianerottolo ci sono numerose tracce di sangue; impronte che potrebbero essere anche state lasciate dall'assassino.
A trovare il corpo sabato mattina, è stato il padre di Andrea che è andato a casa del figlio perché non rispondeva al telefono. I vicini hanno sentito il cane del 26enne abbaiare intorno alle 4 del mattino e come un tonfo ma nessun grido o richiesta d'aiuto. Ora per cercare di individuare l'autore dell'omicidio e un possibile movente si scava nella vita del giovane, che non ha precedenti e lavorava da tempo nell'officina Cfg Carpenteria Meccanica.
il sindaco, siamo tutti sotto shock
Era conosciuto nella zona Andrea Bossi, il 26enne accoltellato a morte nella sua casa di Cairate in provincia di Varese e come lui tutta la famiglia che vive a Fagnano Olona. "Siamo tutti sotto shock - spiega il sindaco di Fagnano Marco Baroffio - non riusciamo davvero a ipotizzare cosa possa aver scatenato questa aggressione. Andrea Bossi non aveva brutte frequentazioni".
"Era un bravo ragazzo, molto conosciuto in paese, ha sempre lavorato in officina" ha aggiunto. L'officina è la CFG Carpenteria Meccanica di Fagnano Olona, dove da anni Bossi lavorava, in paese ha realizzato e posato il monumento alle vittime del Covid.
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