Su proposta dell'assessore al
Welfare, Guido Bertolaso, la Giunta di Regione Lombardia ha
approvato una delibera che individua due direttrici sulle quali
concentrare gli sforzi per contenere le liste di attesa: da una
parte sono state individuate le 10 prestazioni ambulatoriali
(prime visite) che necessitano di un miglioramento dei tempi e,
dall'altra, è previsto che Asst e IRCCS aumentino le
disponibilità per gli appuntamenti.
"Abbiamo iniziato un percorso - ha detto il presidente
Fontana - e stanziato numerose risorse per consentire ai
cittadini di accedere alle prestazioni nei tempi appropriati.
Tanto è stato fatto, ma anche per cause indipendenti dalla
nostra volontà, come la carenza di alcune figure specialistiche,
figlie di programmazioni nazionali sbagliate, tanto si può
ancora fare. Come, ad esempio migliorare la collaborazione tra
tutti gli enti del sistema, medici prescrittori e quelli che
erogano le prestazioni, e anche i cittadini stessi che devono
avere un uso consapevole e responsabile delle prestazioni
offerte, come ad esempio evitare di prendere più appuntamenti in
diverse strutture o non annullare appuntamenti quando
impossibilitati a presentarsi. Il provvedimento che adottiamo
oggi va in questa direzione".
"Abbiamo rilevato - ha spiegato Fontana - che 66.000
cittadini hanno avuto per queste visite appuntamenti fuori
tempo, nel periodo tra gennaio e giugno 2023. Per la precisione
3.000 con priorità B e 63.000 con priorità D. Questi 66.000
cittadini saranno richiamati dagli enti erogatori, pubblici e
privati, e gli sarà anticipato l'appuntamento nei termini
previsti dalla classe di priorità della prescrizione, dove
possibile, e comunque non oltre il 31 dicembre 2022 per quelle
con priorità B. Sarà assicurato il finanziamento necessario a
garantire tutte queste prestazioni aggiuntive".
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