Sfiora i livelli pre-crisi il
numero degli occupati in Lombardia nel secondo trimestre di
quest'anno. In base ai dati del rapporto di Unioncamere,
realizzato sulla base delle stime e dei dati Istat e Inps
relativi al periodo in esame, sono 4 milioni e 439 mila, 115
mila in più su base annua. Prosegue quindi la fase positiva del
mercato del lavoro regionale avviata nel secondo trimestre 2021,
sebbene con un lieve rallentamento rispetto all'incremento già
registrato nei primi tre mesi dell'anno. Per tornare ai valori
del 2019, mancano solo 30 mila occupati.
Per l'assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia,
Guido Guidesi, è un "segno della stabilità del nostro sistema
economico produttivo, messo però a rischio dai costi energetici;
continueremo a esprimere il nostro potenziale offrendo
opportunità di lavoro solo se l'intervento dell'Europa sul tema
energetico ci sarà e sarà immediato ed efficace". Positivo, per
il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio,
soprattutto "il rafforzamento del tempo indeterminato", anche se
"resta da vedere quale sarà l'impatto dei costi di produzione ed
energia sulle prossime rilevazioni trimestrali visto il calo che
i dati più recenti sembrano già indicare a livello nazionale".
Il tasso di occupazione regionale si attesta al 68,3%,
superiore alla media nazionale (60,5%) e in crescita di quasi
due punti su base annua. La disoccupazione scende al 5%, in
linea con i livelli pre-crisi. Diminuiscono dell'87% le ore
autorizzate della cassa integrazione, che restano però superiori
ai valori pre-Covid. Scendono tutte le componenti della Cig
tranne quella straordinaria, che torna in crescita del +34,5%.
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