Da Ferragamo nasce una nuova era
sotto il segno di Maximilian Davis, il nuovo direttore creativo
che al suo primo show, all'Ex Seminario Arcivescovile di Milano,
manda in passerella una collezione che è un vero e proprio
tributo alla storia hollywoodiana del brand ma anche alle radici
fiorentine.
"Ho voluto rendere omaggio all'inizio del percorso di
Salvatore portando al centro della scena la cultura di
Hollywood, della nuova Hollywood - sottolinea lo stilista - La
sua sensualità e la sua semplicità, i suoi tramonti e le sue
albe".
La collezione è tutta un rimando di collegamenti tra Firenze
e Hollywood, con un approccio fresco e moderno che rispolvera
elementi essenziali della quotidianità - canotte, polo,
leggings. Ecco allora maglie trasparenti e abiti in seta o con
strati di organza, lavorati con la tecnica del drappeggio
fiorentino. Ai piedi, sandali in camoscio derivati dall'estetica
rinascimentale.
La collezione è cosparsa di cristalli che ricordano lo
scintillio delle scarpe rosse create da Ferragamo nel 1959 per
Marilyn Monroe. Poi ci sono i classici del tailoring, con
proporzioni impeccabili e tessuti solitamente dedicati
all'abbigliamento femminile. Il simbolo è il tuxedo con la
camicia in organza di seta e popeline di cotone priva di
colletto e maniche.
Torna anche la Wanda Bag - introdotta per la prima volta nel
1988 in onore della moglie di Salvatore - reinterpretata in
nuove proporzioni.
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