"Ho presentato diverse denunce per
le aggressioni e minacce ricevute, ma non succede nulla. Il
responsabile che ho indicato alle forze dell'ordine continua ad
agire indisturbato perché nei suoi confronti non vengono presi
provvedimenti dai magistrati. Ho allora chiesto al mio avvocato,
Giuseppe Romualdi, di attivarsi per farmi avere il porto d'armi
per difesa personale". Così Piera Pendusci, 61 anni, stanca di
subire violenze nel paese in cui abita, Berbenno in Valtellina.
"Ho subito anche imbrattamenti alla casa, uccisione di miei
animali, pedinamenti e altro. Non ce la faccio più. Vivo nel
terrore. Ogni volta che rincaso dopo il lavoro in ospedale ho
paura", dice la donna un giorno finita anche al Pronto Soccorso.
"Forse prima di intervenire deve esserci un grave fatto di
sangue?", si domanda sperando che finalmente chi deve e può
intervenga per tutelarla.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA