Nel terzo trimestre dell'anno la
variazione della produzione delle imprese manifatturiere
bresciane (una delle province italiane più colpite dai picchi
della pandemia) rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente è risultata in crescita del 13,7% mentre rispetto
allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia, la
produzione è in calo del 2,2%, denotando che "l'industria
bresciana ha quasi del tutto recuperato quanto perso lo scorso
anno". A evidenziarlo è l'indagine congiunturale del Centro
Studi di Confindustria Brescia.
Pur in una fase di attenuazione della crescita, si tratta del
secondo valore positivo più elevato (dopo quello del trimestre
precedente, +29%) di tutta la serie storica, cioè dal 1997.
L'incremento così alto, oltre alla fase espansiva dell'attività,
è dovuto al confronto con i livelli relativamente bassi del
terzo trimestre 2020.
Nel dettaglio, la produzione industriale rileva una flessione
sul trimestre precedente del 2,6% (congiunturale), dovuta per lo
più alla chiusura delle aziende nel periodo estivo. In termini
destagionalizzati, la produzione cresce dello 0,4%. Dopo aver
toccato i minimi storici nel secondo trimestre 2020, i livelli
produttivi realizzano un recupero (+25,8%). Le previsioni a
breve termine sono moderatamente positive: le aziende che
stimano un miglioramento della situazione nei prossimi tre mesi
sono il 35%. Quelle che prevedono di mantenere i livelli attuali
sono il 52%, mentre il 13% stima un calo dell'attività.
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