Continuano a diminuire in Lombardia
i ricoverati nelle terapie intensive, che sono 100, 9 meno di
ieri, e nei reparti, che sono 590, in calo di 6. A fronte di
31.873 tamponi effettuati, sono 182 i nuovi positivi (0,5%).
Sono 8 i decessi. A Milano i nuovi casi sono 48 di cui 20 in
città. Nessuno a Cremona.
"Le vaccinazioni e i comportamenti virtuosi dei lombardi - ha
commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio
Fontana - continuano a produrre gli effetti sperati. Ringrazio
tutti voi chiedendovi di non abbassare la guardia. Il traguardo
sembra essere vicino, ma non è ancora raggiunto. Viva i lombardi
e viva la Lombardia".
Al momento preoccupa la cosiddetta variante Delta, che ha
fatto posticipare il programma di riaperture nel Regno Unito.
Sono 81 i casi di questa variante finora rilevati in Lombardia,
due sono stati identificati ad aprile, 70 nel mese di maggio e
nove al 14 giugno. "Tutti i casi sono attentamente monitorati e
seguiti", ha detto Fontana. "Mi sembra di poter dire, a oggi,
che la situazione sia sotto controllo. Dovremo monitorarla
costantemente, controllare che non si verifichino nuovi focolai
di questa variante".
A causa delle nuove indicazioni su AstraZeneca, ha ammesso il
governatore, "qualche giorno o qualche settimana la dovremo
perdere perché si dovrà riprogrammare la distribuzione dei
vaccini". "Siamo ancora in attesa di avere delle specificazioni
maggiori - ha aggiunto Fontana - perché purtroppo la scienza su
questo campo è particolarmente contraddittoria. Non si ha una
voce unanime, speriamo di averla". In ogni caso, ha spiegato il
governatore, "c'è stata una generica rassicurazione del generale
Figliuolo il quale ha detto che si cercherà di dare una risposta
alla legittima richiesta di aumentare le inoculazioni di Pfizer
e di Moderna". "La vaccinazione sta andando molto bene come
risultati, noi non vogliamo rallentare".
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